L’incoscienza di Zen
Volevo fare un ponte. Poi però ho letto che, anche se siamo in Italia, servivano un sacco di scartoffie, permessi, progetti e competenze così noiose e specifiche che alla fine ho ripiegato per delle vignette. Che poi in fondo hanno lo stesso scopo: quello cioè di fare incontrare gente diversa che vive da qualche altra parte. E così, grazie a questi scarabocchi disegnati, ho visto tante persone lontane parlare, confrontarsi, concordare, discordare, discutere, talvolta anche ridere e persino stringere amicizia. Questa cosa mi ha reso felice. E per ricordarmi di questo bel periodo, dello sparuto ma gagliardo gruppetto di “aficionados incoscienti” della pagina Facebook “L’incoscienza di Zen”, ho voluto riunire le meno peggiori qui, su questo altro pezzettino di ponticello traballante ma, nonostante tutto e in barba alle leggi della fisica e dell’universo, ancora saldo e in piedi. Proprio come l’Italia.